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NORME PER GLI AUTORI
I lavori destinati alla pubblicazione sulla rivista SCRITTI DI GRUPPO (di seguito “rivista”)
devono conformarsi ai seguenti requisiti:
- Gli articoli devono essere inediti
- La rivista ospita tre tipi di articoli:
- lavori di ricerca;
- lavori di tipo teorico;
- resoconti di interventi psicologici che utilizzano
il gruppo come vertice di osservazione e/o come
strumento di intervento.
- Gli articoli devono pervenire alla redazione corredati,
a parte, da una nota informativa dell’autore
o degli autori con l’indicazione dei titoli
professionali, dell’attività prevalente
e/o dell’istituzione di appartenenza, dell’indirizzo
e del recapito telefonico, e l’autorizzazione
alla pubblicazione
- I lavori inviati saranno sottoposti al giudizio
del Comitato scientifico e redazionale, che verificherà
l’attinenza dei contributi di cui al punto 2
con l'ambito di interesse e la linea scientifica della
rivista e si riserverà ogni decisione finale
sulla pubblicazione dei lavori. Il comitato si riserva
la facoltà di sottoporre i contributi al giudizio
di un referee competente dell'area attinente all'articolo.
In caso di richiesta di modifiche, l’articolo
viene inviato all'autore, affinché questi possa
apportare i cambiamenti sollecitati.
- Il testo, in formato digitale, deve essere inviato
in redazione per via e-mail (info@associazioneppg.it),
esclusivamente in formato microsoft word per Windows
o RTF.
- La lunghezza massima prevista per ogni articolo
è di 25 cartelle, che devono rispettare le
seguenti caratteristiche di formato
- cartella formato A4 (297x210);
- margini: superiore 2,5cm; inferiore 2cm; destro
e sinistro: 2,5cm;
- carattere Times corpo 12, interlinea 1,5, giustificazione,
rientro di 1;
- usare Enter soltanto in cambi di paragrafo;
- non usare comandi di sillabazione;
- il titolo dell’articolo va scritto in
grassetto e maiuscoletto, nella prima riga della
prima pagina, a destra;
- il nome e cognome dell’autore/degli autori
va scritto per esteso nella riga successiva a
quella del titolo, a destra, in corsivo, seguito
dal rimando alla nota a piè di pagina.
Il rimando consisterà nel segno * (prima
autore*; secondo autore **, ecc..); nota in cui
dovrà essere specificata la qualifica e
l'ente di appartenenza di ciascun autore.
- Ciascun articolo dovrà essere accompagnato
da un riassunto in lingua italiana della lunghezza
massima di 15 righe, corredato da tre parole chiave.
L’abstract dovrà essere inserito nella
prima pagina dopo il nome dell’autore o degli
autori.
- La formattazione dei paragrafi seguirà il
seguente criterio gerarchico:
- paragrafo: titolo in grassetto numerato;
- sezione del paragrafo: titolo corsivo numerato
(con ripetizione del numero del paragrafo, seguita
da punto separatore. Ad es. 1.1);
- sottosezione del paragrafo: titolo normale
(con ripetizione dei numeri della sezione di riferimento,
seguita da punto separatore. Ad es. 1.1.1);
- sotto-sottosezione: titolo normale non numerato;
- Nell’illustrare un costrutto, un modello
di lettura, una tesi di un autore:
- aprire e chiudere parentesi, citare il cognome
dell’autore, far seguire la virgola e l’anno
di pubblicazione; ad esempio: Se la gruppoanalisi
è scienza della convivenza consapevole
e progettuale (Di Maria, 2000), un obiettivo metodologico
che la formazione può perseguire è
quello di contribuire al recupero e allo sviluppo
di una cultura che renda pensabili le differenze.
- nel caso di più autori, citarli in ordine
alfabetico e cronologico, ad esempio (Bruner,
1990; Billig, 1991; Harré, Gillett, 1994);
c) nelle citazioni di più lavori dello
stesso autore, non ripetere il nome, e separare
le date con il punto e virgola; ad esempio: (Bruner
1986; 1991, 1995);
- quando gli autori sono più di due, va
citato solo il primo nome seguito da “et
al.” in corsivo; ad es: (Salvatore et al.,
2003).
- Se viene citato un passo specifico, porre all'inizio
e alla fine della citazione le virgolette aperte
e chiuse e precisare tra parentesi, oltre al nome
dell’autore e all’anno di pubblicazione
del testo cui si fa riferimento, il numero di
pagina: ad esempio: “Parlando di attraversamento,
si fa riferimento “alla possibilità
stessa di costruire una permeabilità dei
confini e delle frontiere. L’attraversamento
non è una semplice condizione di transito,
un andare da lì a qui, piuttosto una condizione
di ‘naufragio e di smarrimento’ dei
propri codici culturali” (Di Maria, Lavanco,
1998, p. 216).
- La bibliografia va collocata alla fine del testo,
in corpo 11, e deve contenere solo le voci citate
nel testo. Per citare le fonti seguire i criteri indicati
dall'American Psychological Association (APA):
- nel caso in cui vi siano più autori,
i nomi vanno separati dalla virgola.
- quando si cita un articolo: cognome –
virgola - iniziale puntata del nome - anno tra
parentesi - titolo del lavoro tra virgolette -
“in” - titolo della rivista in corsivo
- numero del volume - pagine. Es.: Harré,
R. & Van Langenhove, L. (1991), “Varieties
of Positioning”, in Journal for the Theory
of Social Behaviour, 21, pp. 393-408.
- quando si cita un libro: cognome - virgola
- iniziale puntata del nome - anno tra parentesi
– virgola - titolo del testo in corsivo
con la prima lettera maiuscola - punto - città
di pubblicazione - due punti - casa editrice -
punto. Es: Gill, M. M. (1994), Psychoanalysis
in transition. Hillsdale, N.J.: The Analytic Press.
- Quando si cita un contributo tratto da un libro:
cognome dell’autore – virgola - iniziale
puntata del nome dell’autore - anno di pubblicazione
tra parentesi – virgola - titolo del contributo
tra virgolette - “in” - iniziale puntata
del nome del curatore - cognome del curatore -
“(a cura di)” - titolo del libro in
corsivo - città di pubblicazione - due
punti - casa editrice - pagine. Ad es: Montesarchio,
G., Margherita, G.V. (1995), “Lo psicodramma
nella cultura gruppale”, in F. Di Maria,
G. Lo Verso (a cura di), La psicodinamica dei
gruppi. Milano: Raffaello Cortina, pp. 347-363.
- quando si cita una fonte bibliografica non
italiana: citare sempre la fonte originale; successivamente,
tra parentesi: “trad. it.:”, titolo
della traduzione italiana in corsivo, località
di pubblicazione, due punti, casa editrice, anno
di pubblicazione della traduzione. Ad es. Matte
Blanco, I. (1975), The Unconscious as Infinite
Sets. An Essays in Bi-Logic. London: Gerald Duckworth
& Company Ltd (trad. It. L'inconscio come
insiemi infiniti. Saggio sulla bilogica. Torino:
Einaudi, 1981).
- Quando si cita un articolo di rivista reperito
su un sito web:
Cognome – virgola - nome puntato - data
tra parentesi – punto - titolo del lavoro
tra virgolette - punto - nome rivista in corsivo
– virgola - numero del volume - virgola-
URL completo senza punto finale. Es. Grasso, M.
(2006), “Chiodi, unghie e martelli: annotazioni
sparse sull’oggi della psicologia clinica”.
Rivista di Psicologia Clinica, 1, http://www.rivistadipsicologiaclinica.it.
- Immagini, grafici, diagrammi e tabelle sono richiamati
nel testo e numerati nell'ordine di citazione. Ogni
grafico e tabella dovrà contenere l'intestazione
(ad esempio Fig. 1 in caso di immagini; Tab 1 in caso
di tabelle) e la didascalia necessarie alla comprensione,
indipendentemente dalla lettura dei testo. L’intestazione
deve contenere un riferimento progressivo. Quando
le immagini o le tabelle sono tratte da fonti devono
contenere in basso il riferimento bibliografico.
- Le note al testo vanno inserite a conclusione dell’articolo,
prima della bibliografia; vanno numerate progressivamente
e redatte con carattere 10.
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